09.11.2017 00:00

Ex Cattoi

Riguardo al recente voto in Commissione Urbanistica del Comune di Riva sul diniego al Piano di comparto presentato dalla proprietà dell’area ex-Cattoi, Piano che prevede un pesante intervento edificatorio, leggiamo le motivazioni addotte da chi si è dissociato dal No a tale Piano. Pare di capire che le motivazioni ufficiali stiano essenzialmente nella volontà di aprire un dialogo con la proprietà, nel “rispetto della proprietà privata”, mentre quelle ufficiose e non confessabili siano invece la paura di ritorsioni giudiziarie e/o il No “a prescindere”, da parte delle opposizioni, a quanto proposto dalla Maggioranza. A questo proposito, in vista anche dell’ormai prossimo voto in Consiglio Comunale, i Verdi e Riva Bene Comune intendono ricordare che il motivo del contendere è semplicemente un Sì o un No ad un Piano di comparto che, secondo i pareri legali e di esperti in urbanistica interpellati dall’Amministrazione Comunale, è palesemente illegittimo. Piano ci comparto che riprende in toto (né poteva essere altrimenti dato il firmatario) quanto previsto dall’ormai datato e antistorico (nonché scaduto) Piano Cecchetto, a suo tempo tra l’altro fortemente criticato, per i suoi appetiti cementificatori, da tutte le Associazioni ambientaliste della zona, a cominciare dagli Amici della Terra. Che c’entra in tutto questo il dialogo con la proprietà ? La proprietà farà, se avrà ancora voglia di farlo, quanto prevederà il nuovo Piano attuativo della zona, prossimamente in fase di gestazione, sentiti tutti i portatori di interesse, proprietà compresa; ma che dovrà comunque essere, come sancito da una recente Mozione consiliare approvata a larga maggioranza, il “più verde possibile”.

Pertanto, chi in Consiglio voterà a favore dell’illegittimo Piano di comparto voterà a favore del cemento, assumendosene le relative responsabilità davanti all’intera cittadinanza.

 

Paolo Barbagli (Portavoce dei Verdi dell’Alto Garda e Ledro – Direttivo di Riva Bene Comune) 

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