02.02.2017 00:00

Picco di inquinamento dell'aria nell'Alto garda e in Trentino

Picco di inquinamento dell’aria nell’Alto Garda e in Trentino

I “Verdi dell’Alto Garda e Ledro” rilevano e rendono pubblici i dati di inquinamento dell’aria di questi ultimi giorni nell’Alto Garda (ma questi dati sono pressochè identici anche nel resto del Trentino), per quanto riguarda le polveri sottili PM10 che, a fronte di una media dall’1 al 25 gennaio di 25,4 microgrammi per metro cubo, con due superamenti della soglia imposta dalla legge di 40 (il 9 con 41, e il 12 con 58), ha fatto registrare 43 il 26 gennaio, 50 il 27, 54 il 28, 52 il 29, 66 il 30, ben 178 il 31, e infine 116 ieri 1 febbraio. Tale drammatico incremento delle PM10 è peraltro da attribuire essenzialmente al ristagno d’aria tipico di questo periodo, e fortunatamente sarà con ogni probabilità spazzato via dalla perturbazione in corso.
Lungi dagli allarmismi di altre forze politiche, e riconoscendo che nel lungo periodo la qualità dell’aria nell’Alto Garda e nel Trentino è migliorata negli ultimi 15 anni, negli ultimi 3-4 anni si è assistito ad una sostanziale stasi nei risultati, o addirittura ad un lieve progressivo peggioramento (Numero di superamenti della media giornaliera di 40 di PM10 nella zona di Riva: 73 nel 2005; 95 nel 2006; 69 nel 2007; 36 nel 2008; 21 nel 2009; 18 nel 2010; 27 nel 2011; 30 nel 2012; 9 nel 2013; 6 nel 2014; 9 nel 2015; 12 nel 2016; e ben 9 fino all’1.2.2017).
Tali risultati risultano facilmente spiegabili in termini di impegno da parte della Provincia e dei principali Comuni, impegno venuto via via affievolendosi negli ultimi 2-3 anni.
I “Verdi dell’Alto Garda” auspicano pertanto che la lotta all’inquinamento dell’aria torni al centro dell’agenda politica almeno quanto lo è stato nel recente passato, a cominciare dall’approvazione (e applicazione, memori di quanto accaduto per la Legge di iniziativa popolare sul Parco Agricolo) del DDL di iniziativa popolare sulla “Mobilità sostenibile”, che nonostante anni di trattative e continui rinvii non ha ancora visto la luce, ed anzi ha perso progressivamente incisività per la tendenza della parte provinciale a svuotarne i contenuti, a cominciare dai finanziamenti (ridotti a zero nell’ultima bozza) e dal rigetto alla gratuità, anche solo sperimentale, dei trasporti pubblici.

Verdi dell’Alto Garda e Ledro
Il Portavoce
Paolo Barbagli
2.2.2017

 

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