28.01.2017 00:00

Cancrena e querele

Querele e cancrena

“A fronte del rigurgito di culture dell'esclusione, emarginazione e razzismo, purtroppo sempre più evidenti anche nella società rivana, vanno promossi momenti di confronto politico e di crescita culturale che producano la dovuta repulsione verso tali inaccettabili atteggiamenti e pratiche. Riva del Garda ha dato un tragico contributo alla lotta contro il nazifascismo, è la città dei Martiri del 28 giugno. Eppure a Riva e nella “Busa” si sta via via assistendo a segnali inquietanti che testimoniano un risveglio e un fermento tra gruppi e gruppuscoli di estrema destra o dichiaratamente neofascisti. Spiccano tra essi l’organizzazione denominata “Casa Pound” e la collegata “L’Uomo Libero”, attivissime sul territorio comunale anche in attività culturali e benefiche. Una cancrena che sta infettando anche giovani e molto giovani, penetrando impunemente anche nello stesso Consiglio comunale.”
Quanto appena riportato, parte del programma elettorale di Riva Bene Comune per le elezioni comunali di Riva del Garda del 10.5.2015, rappresenta la frase oggetto di querela da parte del Presidente dell’Associazione “L’uomo Libero” Walter Pilo, che ha querelato in un primo tempo Tommaso Ulivieri e Mirko Carotta, in quanto membri del Direttivo di Riva Bene Comune, e ieri (tra l’altro paradossalmente “Giorno della Memoria”) anche l’Assessore Renza Bollettin, rappresentante eletto della lista, rea di non essersi dissociata dal proprio programma elettorale, in base al quale i cittadini rivani l’hanno eletta.
Desidero ora ricordare che il sottoscritto, in quanto “Primus inter pares” nel Direttivo del Gruppo politico “Riva Bene Comune – Verdi e Sinistra”, è il rappresentante politico del Gruppo, e pertanto il responsabile anche del Programma elettorale, che del resto è stato ampiamente discusso e democraticamente approvato in lunghe e talvolta animate discussioni serali, nella primavera del 2015; e pertanto non emendabile o modificabile, come avrebbe voluto il signor Pilo, pena una grave scorrettezza nei confronti dei molti rivani che ci hanno votato il 10 maggio 2015 proprio in base a tale Programma.
In quanto al termine più indigesto al querelante, la “cancrena”, trattasi a mio parere di un giudizio politico, e sottolineo politico, non su “L’Uomo Libero”, ma su un fenomeno italiano, ma si può dire anche europeo e mondiale (vedi p. es. Le Pen e Trump), sicuramente “pesante” ma che ben descrive una subdola e pericolosa pervasività che non è sicuramente limitata ai soli gruppi di estrema destra o più o meno dichiaratamente neofascisti, tra i quali quelli citati attivi in zona, compreso “L’Uomo Libero” e le sue senz’altro meritorie opere umanitarie. Del resto la storia personale e politica di Walter Pilo parla da sola, e lo colloca inequivocabilmente in quell’area, dove spesso, come in questo caso, vi è intolleranza per le altrui discordanti opinioni, che vengono scambiate per insulti ed offese al proprio onore.
Paolo Barbagli

Riva, 28.1.2017

 

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